Novità Direttiva Casa Green

La direttiva europea “case green”, che fa parte del pacchetto di riforme Fit for 55, mira a ridurre progressivamente le emissioni di CO2 del parco immobiliare europeo e raggiungere l’obiettivo della totale decarbonizzazione entro il 2050 attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio europeo e il miglioramento dell’efficienza energetica.

Il settore della termoidraulica è in continua evoluzione, spinto dalla crescente domanda di soluzioni energeticamente efficienti e sostenibili. L’industria sta adottando nuove tecnologie e materiali per migliorare l’efficienza energetica, ridurre le emissioni e offrire maggiore comfort agli utenti finali con soluzioni più intelligenti per integrate il comfort domestico e questo significa: risparmiare sui costi energetici, migliorare il comfort abitativo e contribuire a un futuro più sostenibile

Per beneficiare dell’agevolazione fiscale del 70% fino al termine del 2024 e del 65% per l’anno 2025, è necessario soddisfare un requisito fondamentale: gli interventi effettuati devono portare a un incremento significativo dell’efficienza energetica dell’edificio. Nello specifico, si richiede un avanzamento di minimo due categorie nella scala di classificazione energetica (per esempio, passando dalla categoria D alla B).

Questo miglioramento può essere raggiunto anche combinando le opere previste dal Superbonus con altri interventi di efficientamento energetico contemplati dall’Ecobonus, che generalmente offrono percentuali di detrazione inferiori.

Nell’eventualità in cui non sia possibile ottenere un salto di due classi, è comunque necessario raggiungere la classe energetica più elevata disponibile. Ad esempio, per un immobile già in classe A3, sarà sufficiente il passaggio alla classe A4 per accedere all’agevolazione.

Per attestare questo miglioramento energetico, è obbligatorio presentare l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) sia prima che dopo l’esecuzione dei lavori. Questo documento, che ha una validità decennale, deve essere redatto da un professionista qualificato e serve a certificare ufficialmente l’avvenuto miglioramento della performance energetica dell’edificio.

Il termine ultimo per usufruire del Superbonus è fissato al 31 dicembre 2025. A partire dal 1° gennaio 2026, questa specifica agevolazione cesserà di esistere.

Alcune delle principali innovazioni del 2025 che siano anche pronte per il futuro:

 

  1. Pompe di Calore di Ultima Generazione

Le pompe di calore sono dispositivi che trasferiscono calore da una fonte fredda (come l’aria esterna o il terreno) all’interno di un edificio. Grazie ai progressi tecnologici, le nuove pompe di calore sono in grado di funzionare efficacemente anche a temperature molto basse, rendendole una scelta sempre più popolare per il riscaldamento domestico.

Efficienza migliorata: Le ultime generazioni di pompe di calore offrono coefficienti di prestazione (COP) superiori, il che significa che producono più calore per ogni unità di energia consumata con Minore impatto ambientale e Maggiore durata rispetto ai sistemi tradizionali.

Integrazione con sistemi solari: Alcuni modelli possono essere integrati con pannelli solari per un’ulteriore riduzione dei costi energetici.

Controllo intelligente: Molte pompe di calore sono ora dotate di sistemi di controllo smart, che permettono di monitorare e regolare il funzionamento tramite app su smartphone, migliorando l’efficienza e il comfort.

 

  1. Caldaie a Condensazione ad Alta Efficienza

Le caldaie a condensazione recuperano il calore latente contenuto nei gas di scarico, che nei sistemi tradizionali viene disperso nell’atmosfera. Questo le rende estremamente efficienti, con un’efficienza che può superare il 90%.

Innovazioni nel 2025 : L’uso di materiali avanzati epiù resistenti alla corrosione e alle alte temperature aumenta la durata delle caldaie e riduce la necessità di manutenzione.

Compatibilità con biocombustibili: Le nuove caldaie a condensazione sono progettate per essere compatibili con combustibili più sostenibili, come il biogas, contribuendo ulteriormente alla riduzione delle emissioni di CO2 con maggior Risparmio energetico sicurezza e affidabilità rispetto alle caldaie tradizionali .

Controllo remoto e diagnostica: La tecnologia IoT (Internet of Things) consente di monitorare le prestazioni e diagnosticare eventuali problemi a distanza, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi di fermo.

 

  1. Termoregolazione Intelligente e Domotica

La termoregolazione intelligente è una delle innovazioni più entusiasmanti degli ultimi anni. I termostati smart non solo permettono di regolare la temperatura in modo preciso, ma apprendono anche le abitudini dell’utente, ottimizzando automaticamente il riscaldamento per massimizzare il comfort e minimizzare i consumi con Termostati smart e controllo integrato.

Novità

  • Integrazione con assistenti vocali: I nuovi termostati possono essere controllati tramite comandi vocali attraverso assistenti come Alexa, Google Assistant o Siri.
  • Sensori di presenza e geolocalizzazione: Alcuni sistemi possono rilevare la presenza di persone in casa e regolare la temperatura di conseguenza, o attivarsi/disattivarsi basandosi sulla posizione dell’utente rispetto all’abitazione.
  • Pannelli di controllo multifunzione: Oltre a regolare il riscaldamento, questi pannelli possono controllare altri dispositivi smart della casa, come luci e sistemi di sicurezza.
  • Benefici
  • Maggiore comfort grazie alla personalizzazione delle impostazioni.
  • Riduzione dei consumi energetici e delle bollette.
  • Integrazione seamless con altri sistemi domotici.

 

  1. Sistemi Ibridi di Riscaldamento

I sistemi ibridi combinano diverse fonti di energia, come una caldaia a condensazione e una pompa di calore, per ottimizzare il riscaldamento in base alle condizioni ambientali e alle esigenze energetiche.

Gestione intelligente: I nuovi sistemi ibridi possono selezionare automaticamente la fonte di energia più efficiente in base alla temperatura esterna, ai costi energetici e alla domanda interna.

Integrazione con fonti rinnovabili: Alcuni sistemi possono essere collegati a pannelli solari fotovoltaici o termici, sfruttando l’energia solare quando disponibile quindi Flessibilità nell’utilizzo delle fonti energetiche.

Riduzione dei costi operativi: Questi sistemi sono progettati per ridurre al minimo i costi energetici, utilizzando la fonte di energia più economica e sostenibile in ogni momento con la massimizzazione dell’efficienza energetica e la conseguente riduzione delle emissioni di CO2.

 

  1. Innovazioni nei Materiali e nelle Tecnologie di Installazione

L’efficienza dei sistemi termoidraulici non dipende solo dai dispositivi di riscaldamento, ma anche dalla qualità dei materiali utilizzati per l’isolamento termico. Nel 2025, si stanno facendo strada materiali innovativi che offrono una migliore capacità isolante con spessori ridotti.

Tubi multistrato con memoria di forma: Questi tubi possono essere facilmente piegati e modellati, facilitando l’installazione anche in spazi ristretti e riducendo i tempi di lavoro.

Sistemi di connessione rapida: Le nuove tecnologie di connessione permettono di assemblare i componenti senza la necessità di saldature o attrezzi complessi, riducendo il rischio di errori e migliorando la sicurezza con  Installazioni più rapide e meno invasive.

 

  1. Soluzioni Green e Normative Europee verso le energie rinnovabili

L’Unione Europea ha posto obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di gas serra, e il settore della termoidraulica gioca un ruolo cruciale in questo sforzo. La transizione verso soluzioni energetiche più verdi è più urgente che mai e Le normative europee stanno aumentando gli standard minimi di efficienza per i nuovi sistemi di riscaldamento, incoraggiando l’adozione di tecnologie più avanzate.

 

Incentivi fiscali: Molti governi europei stanno offrendo incentivi per l’installazione di sistemi energeticamente efficienti e per la sostituzione di vecchi impianti con nuove soluzioni sostenibili.

I requisiti della nuova legislazione green. Per esempio, nell’ambito di iniziative più vaste volte a raggiungere la neutralità carbonica nel Regno Unito entro il 2050, il governo britannico ha dichiarato che le nuove installazioni di caldaie a gasolio saranno eliminate gradualmente entro il 2025. Gli impianti esistenti non dovranno essere sostituiti, ma, qualora non siano riparabili, si dovrà utilizzare un apparecchio o un impianto di riscaldamento a bassa emissione di carbonio convertibile all’uso con combustibile pulito. Nonostante la lungimiranza e la progettazione degli idraulici che incontro, non sono molti a considerare il 2025 un’opportunità. Inoltre, il mercato non ha ancora inquadrato la soluzione corretta.


La pompa di calore

La pompa di calore rappresenta per molti la scelta naturale e ne vediamo molte installate accanto alla caldaia tradizionale, nonostante presenti alcune semplici problematiche, in particolare, spazio, rumore e costi, per citarne soltanto tre. La questione principale tuttavia è che non possono raggiungere la soglia dei 60oC necessaria a eliminare la legionella nei serbatoi dell’acqua calda. Ed è qui che la caldaia convenzionale viene attualmente dotata di pompa di calore, che può aggiungere quegli ultimi 10oC al serbatoio. La combinazione tra pompa di calore e caldaia di supporto rappresenta una scelta valida e sicura. Tale impostazione richiede, ovviamente, un buon sistema di controllo e logica per beneficiare appieno del dispositivo come fonte di calore primaria.


La caldaia elettrica

In molti casi, purtroppo, soprattutto con il retrofit, la pompa di calore non rappresenta una soluzione valida, in quanto le esigenze di spazio e i costi sono proibitivi. La scelta più ovvia ricade ovviamente sulla caldaia elettrica. È meno costosa da installare, più silenziosa, non richiede il collegamento al gas o una canna fumaria e ha un’efficienza energetica del 99%. Tutto questo sembra incredibilmente

Il problema successivo, stando all’opinione dei nostri idraulici scorbutici, è che, nel calcolare le dimensioni di una caldaia in modo che sia idonea a un determinato immobile, hanno imparato a calcolare 1,5kW per radiatore in casa, più 3kW per accumulatore. Un’abitazione moderna di quattro stanze avrà circa dieci radiatori, con una caldaia da 18 kW. Proviamo quindi ad analizzare questo valore. Con un’alimentazione di 230V, l’uscita è a 78A. Nel Regno Unito, la maggior parte degli immobili ha un fusibile monofase da 63A o 100A. La verità è che l’alimentazione in entrata a un’abitazione dovrebbe essere aumentata a trifase portando dei cavi supplementari dove si trova la caldaia. Ovviamente, nella maggior parte dei casi non è realizzabile.


Conclusione

Le opzioni sono attualmente limitate. Le caldaie elettriche non coprono il ruolo delle caldaie a gas esistenti. Non stupisce che gli idraulici non gradiscano il compito impossibile affidato loro di dismettere l’utilizzo di una tecnologia testata e comprovata senza alcuna alternativa ragionevole, almeno in apparenza. Con l’evolversi di questa situazione negli ultimi anni, possiamo avere la certezza che, qualunque sia la soluzione, sarà inevitabilmente necessario un sistema di controllo e gestione per supportarlo. In effetti, per quanto ancora costosa, l’opzione pompa di calore e caldaia di backup sembra la più ovvia e richiede assolutamente un ottimo sistema di controllo come KNX per fornire una buona efficienza energetica.

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